Una tappa importante dello sviluppo
La caduta dei denti da latte e la comparsa dei primi denti permanenti è un passaggio importante nella crescita di ogni bimbo e come ogni passaggio coinvolge con grande partecipazione piccoli e genitori. Sono tante le domande e i dubbi che mamme e papà ci pongono su questo processo fisiologico, proviamo a chiarire i più frequenti quesiti e rassicurare tante preoccupazioni.
I quattro stadi della dentizione
La dentizione vive quattro fasi importanti nel corso della vita di tutti:
1. Il primo step è la comparsa dei denti da latte. Inizia con l’eruzione del primo dentino intorno ai 6 mesi di vita del neonato (early primary) e termina verso i 6 anni con l’eruzione del primo dente permanente (late primary).
2. La fase intermedia è quella della dentizione mista. Va dai 6 ai 12 anni quando convivono in contemporanea denti decidui e denti permanenti.
3. Terzo passaggio, la dentizione permanente: tutti i denti decidui sono caduti, il secondo molare permanente è erotto o è in fase di eruzione, mentre il dente del giudizio non è ancora comparso.
4. Infine la dentizione dell’adulto: tutti i denti permanenti sono erotti e il processo di crescita eruttivo è completato, anche se non sempre il dente del giudizio è presente in arcata.
I denti da latte
I denti da latte, detti anche dentatura decidua, compaiono intorno ai 6 mesi e completano la loro eruzione verso i 30 mesi. Sono 20, 10 per arcata, e pur essendo tutti destinati a cadere, hanno funzioni essenziali:
• permettono la masticazione in maniera efficace;
• contribuiscono alla corretta pronuncia di suoni e lettere;
• mantengono lo spazio necessario allo sviluppo e la crescita dei denti definitivi, guidandoli nel corretto posizionamento durante la loro eruzione.
Quando cadono i denti da latte
La cosiddetta “permuta”, inizia intorno ai 6 anni. Non per tutti i bimbi però l’età della progressiva caduta dei denti da latte è uguale: alcuni perdono il primo dentino già a 5 anni, altri non prima dei 7. Non c’è da preoccuparsi: ogni organismo ha i suoi tempi. Tempi che variano anche per il completamento della caduta: per alcuni già a 9-10 anni, per altri a 13-14 anni. Sarà il dentista a valutare quando tempi molto diversi possano avere un significato diverso dalla fisiologia.
Lo schema della caduta dei denti da latte non è quindi uguale per tutti, ma possiamo dire che segue più o meno quello con cui sono cresciuti dal 6° al 30° mese di vita. Di solito le bambine sono più precoci nella permuta rispetto ai bambini, ma non si conoscono le ragioni di questo diversità di sviluppo.
Normalmente si distinguono tre fasi:
1. Prima fase (6-8 anni). Solitamente i primi denti a cadere sono i due incisivi centrali inferiori. Contemporaneamente iniziano a crescere, in fondo all’arcata dei denti da latte, i primi molari permanenti che erompono senza sostituire nessun dente da latte. Sono i primi quattro dei 12 denti in più che differenziano la dentatura permanente da quella decidua.
Cadono poi gli incisivi centrali superiori e gli incisivi laterali inferiori e superiori.
2. Periodo di pausa (8-10 anni). Per circa due anni il bambino o la bambina non cambierà nessun dente. Si tratta di un momento di arresto fisiologico dello sviluppo dentale, importante per lo sviluppo e la crescita delle basi ossee e per la maturazione delle “gemme”, ovvero gli abbozzi da cui si svilupperanno i denti permanenti.
3. Seconda fase (10-12 anni). La caduta dei denti da latte (canini, primi e secondi molari) riprende a un ritmo serrato: in questi due anni cadranno ben 12 denti. Verso la fine di questo periodo, crescono in fondo all’arcata i secondi molari permanenti. I denti del giudizio (terzi molari), invece, compariranno molto più avanti, tra i 17 ai 20 anni circa.
Come cadono i denti da latte
Il dente da latte cade quando inizia l’eruzione del dente definitivo. In particolare la formazione della radice del dente permanente spinge il dente da latte a muoversi all’interno dell’osso della mandibola o del mascellare superiore. Contemporaneamente alla crescita del dente permanente, infatti, la radice del dentino da latte si consuma e il dente inizia a dondolare fino a quando non cade.
Ciò che si vede quando il dente da latte cade è solo la sua corona, cioè la parte visibile dalla gengiva. Questo perché la crescita dei denti definitivi e la caduta di quelli da latte sono il risultato di una complessa attività di cellule e molecole che determinano anche il riassorbimento delle radici dei denti decidui e dell’osso nel punto in cui il nuovo dente spinge, nonché la formazione del nuovo osso e della radice alla base del dente definitivo.
Dove si posizionano i denti definitivi
La posizione di eruzione dei nuovi denti dipende da molti fattori. Tra questi certamente determinante è dove si è formata la loro gemma e lo spazio a disposizione nella bocca del bambino o della bambina. Ad eccezione del secondo molaretto, tutti i denti da latte sono più piccoli di quelli definitivi, per cui se non aumentasse lo spazio non ci sarebbe posto sufficiente per loro.
A contribuire all’aumento di spazio nella bocca dei bambini sono:
• la formazione di diastemi (spazi) tra i denti da latte, soprattutto gli incisivi inferiori, a partire dai 4 anni circa;
• l’aumento della distanza tra i canini, tra gli 8 e i 10 anni;
• la maggiore dimensione dei secondi molari decidui rispetto ai premolari che prenderanno il loro posto;
• la posizione di eruzione dei denti definitivi più in avanti rispetto ai decidui, soprattutto a livello degli incisivi superiori.
Una volta che il dente definitivo fa capolino nella bocca del bambino, la sua posizione sarà influenzata anche da altri fattori, soprattutto muscolari, come ad esempio un corretto funzionamento della lingua durante la deglutizione o quando il bambino parla, e poi corrette masticazione, respirazione e alimentazione.
Anche la buona salute e l’integrità dei denti da latte sono fattori determinanti per la corretta crescita dei denti permanenti: per questo è importante prendersi cura della bocca dei bambini sin da piccolissimi, fare delle visite periodiche dal dentista e intervenire in caso di carie o ascessi.
Perché i denti da latte cadono e devono essere sostituiti
La faccia e la bocca dei bambini crescono. I denti da latte sarebbero troppo piccoli per nuove dimensioni di bocca e viso, ma anche troppo “morbidi”, per consentire alla mandibola di muoversi liberamente.
Un bambino che cresce cambia poi la postura, l’alimentazione e i muscoli che lo aiutano per sorreggere l’una e gestire l’altra. Il passaggio alla dentatura permanente costituisce quindi un periodo molto importante e delicato per il corretto sviluppo delle arcate dentarie, dell’occlusione, delle ossa e dei muscoli del volto e del cranio.
Sintomi della caduta dei denti da latte
La caduta dei denti da latte è normalmente indolore. Può causare un po’ di fastidio quando il dentino rimane a lungo penzolante perché la gengiva si traumatizza ad ogni movimento del dente.
Le gengive possono a volte essere gonfie e infiammate, maggiormente nella fase che precede l’eruzione del nuovo dente definitivo. Si può applicare in questo caso del ghiaccio e muovere per qualche minuto al giorno il dentino per favorirne la caduta.
I denti che stanno per cadere vanno poi sempre curati e puliti.
Caduta precoce e caduta posticipata
Può capitare che i denti da latte cadano precocemente, ovvero quando ancora il dente definitivo non è pronto per l’eruzione. Può succedere a causa di un trauma o a causa di patologie, come le carie precoci destruenti.
È molto importante quindi mantenere igiene e salute dei denti da latte per favorire la loro caduta fisiologica e il correlato sviluppo dei denti permanenti.
Più frequente è il caso di denti definitivi che spuntano quando ancora i corrispettivi denti da latte non sono caduti, posizionandosi in una sorta di “doppia fila”. Ci capita di vedere casi di questo tipo quasi quotidianamente, essendo una situazione che allarma particolarmente i genitori. In realtà non deve preoccupare nella maggior parte dei casi: quando i denti da latte si decideranno a cadere, i nuovi arrivati si sposteranno con la pressione della lingua nella loro corretta posizione. È raro che sia necessario estrarre i denti da latte, anche se la “doppia fila” potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per successivi casi di sovraffollamento.
Tra le cause di una caduta posticipata dei denti da latte possono esserci anche traumi pregressi dei denti decidui che, danneggiando la polpa e il legamento parodontale, possono avere influito sul normale processo di riassorbimento delle radici. Ecco perché un dente da latte che ha subito un trauma deve essere controllato e monitorato nel tempo.
Cosa fare dopo la caduta del dente da latte?
Al momento della caduta del dente da latte vi suggeriamo di seguire alcuni consigli:
• Tamponare la ferita con garze o dischetti di cotone leggermente bagnati;
• Agire una leggera pressione sulla ferita per qualche minuto;
• Applicare un po’ di ghiaccio sulla ferita;
• Evitare di curiosare con la lingua nella zona della ferita o di toccarla con le mani sporche.
• Non fare sciacqui con l’acqua o il collutorio per il primo giorno per evitare di rimuovere il coagulo appena formato e far sanguinare di nuovo la ferita.
• Mantenere sempre la bocca pulita.
L’importanza della dentizione mista
Tra i 6 e i 12 anni nella bocca di bambini e ragazzi sono presenti sia i denti da latte, che i denti permanenti. È la fase della dentizione mista e merita un’attenzione particolare. Essa rappresenta, infatti, un momento estremamente importante per lo sviluppo delle arcate dentarie e per l’individuazione da parte dell’odontoiatra di eventuali problematiche, sia scheletriche che dentali, che potrebbero essere risolte in modo ottimale se monitorate e corrette precocemente.
Non di rado in questo periodo i genitori spesso si preoccupano per il colore più giallo dei denti definitivi. Una caratteristica assolutamente normale, data dal diverso spessore, composizione e mineralizzazione dello smalto dei denti da latte rispetto ai definitivi.
Una visita periodica dall’odontoiatra di fiducia può chiarire tanti dubbi e tenere sempre igiene e salute della bocca sotto controllo. Un consiglio che vale a tutte le età.